Verde & Digitale

In viaggio tra sostenibilità, innovazione e competitività

Digitale e sostenibilità sono ormai temi pervasivi e spesso ambivalenti. Pensiamo alla pandemia, che da un lato ci ha costretto allo smart working, ma dall’altro ha ridotto il livello di inquinamento. Riflettiamo sulla guerra in Ucraina, che da una parte è ibrida perché utilizza il digitale come arma per gli attacchi informatici, e dall’altra pone a rischio le forniture energetiche costituendo un acceleratore per la transizione energetica verso fonti rinnovabili.

Il mondo digitale, in un modo o nell’altro, incontra quello della sostenibilità. Ma cosa succede se proviamo ad approfondire questo legame? In che modo il digitale può contribuire alla causa ambientale?

Verde & Digitale – In viaggio tra sostenibilità, innovazione e competitività cerca di rispondere a questa domanda. Il libro di Stefano Belletti approfondisce il contributo delle tecnologie digitali alle sfide per l’ambiente, passando per le sue dimensioni primarie, dalla transizione energetica all’economia circolare, fino alla preservazione del capitale naturale. Si indaga, ovvero, quel binomio tecnologia-sostenibilità che viene comunemente indicato come Tech4Good.

L’innovazione è il filo che connette questi due mondi: unisce il green al digital e determina la competitività di un’azienda. Digitale e sostenibilità sono i nuovi pilastri della strategia d’impresa, e fanno sì che il vantaggio competitivo sia complementare alla creazione di un valore condiviso per la comunità, il territorio e l’ecosistema stesso in cui ciascuna realtà opera. È, insomma, il nuovo modo di essere competitivi, preservando il valore sul lungo termine.

Il testo di Belletti segue una prospettiva aziendale, familiare a chi lavora in una società o a chi la studia dall’esterno, ma non si presenta come un manuale. È una raccolta di “appunti di viaggio” per chi vuole affrontare o sta affrontando un percorso di digital business transformation, e alterna considerazioni teoriche a un approccio pragmatico, con oltre 200 casi realizzativi e sei case history di eccellenze italiane.

Prefazione

Premessa

Ringraziamenti

1. La sostenibilità nella prospettiva dello strategic management

1.1 Sostenibilità come capitalismo naturale

1.1.1 Come si stanno muovendo le aziende

1.2 Strategia aziendale come valore condiviso

1.2.1 Valore condiviso e capitalismo kantiano

1.2.2 Essere purpose-led

1.2.3 Una nuova struttura del business

1.2.4 Cosa ne pensa il mondo della finanza

1.2.5 Riassunto delle puntate precedenti...

1.3 Convergenza dei modelli di capitalismo naturale e di valore condiviso

1.4 Innovazione come fonte del vantaggio competitivo

1.5 Un nuovo modello di azienda, aperta e ibrida

2. Tecnologie digitali, intelligenza artificiale, sostenibilità e Pnrr: perché insieme?

2.1 Ambito e contesto delle tecnologie digitali

2.1.1 Fattori abilitanti e infrastrutture 60

2.1.2 Livello di adozione

2.1.3 Digital transformation

2.2 Il ruolo e la rilevanza dell’intelligenza artificiale

2.2.1 Valore dei dati

2.2.2 Diffusione e impatto

2.2.3 Buone pratiche 70

2.2.4 Economia della conoscenza

2.2.5 Evoluzione e prospettive

2.2.6 Opportunità e rischi

2.2.7 Intelligenza artificiale e sostenibilità ambientale

2.3 Sostenibilità & digitale: cui prodest?

2.3.1 Le prestazioni congiunte di digitale e sostenibilità

2.3.2 Il contributo del digitale alla sostenibilità ambientale

2.3.3 Il contributo del digitale all’economia circolare

2.3.4 Riassumiamo i razionali...

2.4 sostenibilità e digitale nel piano nazionale di ripresa e resilienza

2.4.1 Il tema della sostenibilità nel Pnrr

2.4.2 Il tema del digitale nel Pnrr

2.4.3 Digitale e sostenibilità insieme nel Pnrr

3. Pratica del digitale per la sostenibilità ambientale

3.1 Operational management

3.1.1 Smart factory

3.1.2 Responsible sales

3.1.3 Conscious consumption

3.1.4 Intelligent waste

3.1.5 Circular supply

3.1.6 Transparent logistics

3.1.7 Impact assessment

3.2 Sustainability engine

3.2.1 Design-to-environment

3.2.2 Sustainable procurement

3.2.3 Green identity

3.2.4 Stakeholder engagement

3.2.5 Climate risk

3.2.6 Integrated evaluation

3.3 Environmental management

3.3.1 Carbon chain

3.3.2 Digital forest

3.3.3 Natural capital & biodiversity preservation

3.3.4 Clean water

3.3.5 Smart grid

3.3.6 Renewables orchestration

3.3.7 Environmental monitoring

3.4 Infrastructure management

3.4.1 Agrifood system

3.4.2 Sustainable mobility

3.4.3 Circular building

4. Storie d’impresa, sostenibili, digitali

4.1 A2A, sostenibilità e integrazione nel territorio

4.1.1 Strategia e modello di business

4.1.2 Impegno per la sostenibilità

4.1.3 Trasformazione digitale

4.1.4 Digitale per la sostenibilità

4.2 Eni, la trasformazione del business

4.2.1 Strategia e modello di business

4.2.2 Impegno per la sostenibilità

4.2.3 Trasformazione digitale

4.2.4 Digitale per la sostenibilità

4.3 Chiesi, operare come b corp

4.3.1 Strategia e modello di business

4.3.2 Impegno per la sostenibilità

4.3.3 Trasformazione digitale

4.3.4 Digitale & sostenibilità

4.4 Loccioni, un nuovo (... o antico) modello di impresa

4.4.1 Strategia e modello di business

4.4.2 Impegno per la sostenibilità

4.4.3 Trasformazione digitale

4.4.4 Digitale per la sostenibilità

4.5 Forno brisa, la start up sociale ed ecologica

4.5.1 Strategia e modello di business

4.5.2 Impegno per la sostenibilità

4.5.3 Trasformazione digitale

4.5.4 Digitale per la sostenibilità

4.6 Enel, in evoluzione verso la platform company

4.6.1 Strategia e modello di business

4.6.2 Impegno per la sostenibilità

4.6.3 Trasformazione digitale

4.6.4 Digitale per la sostenibilità

5. Come gestire la trasformazione verde e digitale

5.1 Variabili per la progettazione

5.1.1 Environmental purpose

5.1.2 Sustainable business model

5.1.3 Organizational network

5.1.4 Behaviour & knowledge

5.1.5 Open culture & leadership

5.1.6 Human capital readiness

5.1.7 Digital & data readiness

5.1.8 Health systems

5.1.9 Green compass

5.2 Qualche suggerimento...

6. Evoluzione verso la piattaforma

6.1 La nozione di piattaforma

6.2 Business platform e sostenibilità 


Bibliografia

Opportunità e rischi dell’Intelligenza artificiale

La discussione in atto a livello istituzionale, accademico e tecnico vuole approfondire come le tecnologie di Intelligenza artificiale possano innescare effetti positivi in termini di riduzione dei divari attualmente esistenti, e ridurre al contempo i rischi derivanti da un utilizzo non corretto di tali tecnologie, prevenendo eventuali danni. L’utilizzo di Intelligenza artificiale è fondato sulla costruzione di algoritmi che influenzano decisioni importanti, legate a questioni economiche e finanziarie, sociali, sanitarie e giudiziarie: le implicazioni nel campo dell’etica e della governance sono evidenti.

Il funzionamento delle soluzioni di IA deve rispondere a criteri di trasparenza e apertura al fine di evitare discriminazioni e illeciti, risolvere il problema dell’asimmetria informativa garantendo la possibilità e – in alcuni casi – il diritto di comprendere le decisioni grazie alla capacità di spiegare il ragionamento sotteso dal modello di Intelligenza artificiale (open the black box).

Esiste il rischio di sviluppare sistemi di IA le cui decisioni possano determinare discriminazioni tra individui e gruppi di individui: tali devianze da comportamenti propri sono dovute a fenomeni preesistenti nella base dati o a errori di progettazione/addestramento tali da introdurre dei bias. Va quindi garantita la neutralità dei dati: i dati in partenza potrebbero essere viziati da una serie storica che enfatizza determinate differenze, in quanto necessitano di essere selezionati e preparati (unsupervised learning) se non addirittura “annotati” (supervised learning) per i sistemi di apprendimento automatico. Esiste quindi il rischio di errori e/o pregiudizi introdotti involontariamente dai progettisti, come la stima del peso in eccesso o in difetto di alcuni parametri nella ricostruzione della relazione causa-effetto.

Circular supply

Un dominio sicuramente innovativo e in fase di sviluppo come applicazione delle tecnologie digitali è quello del riutilizzo dei materiali nelle diverse forme (riuso, riciclo, rigenerazione): l’obiettivo primario è il supporto alla rete di soggetti coinvolti nelle attività essenziali di rilevamento dei dati, creazione dinamica del network, scambio delle informazioni, collaborazione tra gli operatori, tracciabilità delle transazioni, ma anche l’incentivazione all’inizio della catena delle attività, rilevante soprattutto per iniziative condotte nei paesi in via di sviluppo, poiché si lega a miglioramenti sociali, oltre che ambientali.

L’infrastruttura della rete virtuale è sempre più costituita da sistemi blockchain, con o senza tokenizzazione delle transazioni, coadiuvati da collaboration platform per condividere le informazioni e per sostenere l’effetto comunità (per l’utente finale rimane un elemento abilitante il mobile, che assicura e facilita l’accesso alla rete virtuale di scambio).

Cosa ne pensa il mondo della finanza

Anche il mondo della finanza si è accorto di questa mutazione del contesto e delle strategie aziendali, e le lettere che Larry Fink – presidente e CEO di BlackRock – invia annualmente agli amministratori delegati ne sono una vivida testimonianza: Giovanni Sandri, capo di BlackRock Italia, spiega come la lettera di Larry Fink del 2022 sia una sintesi efficace delle precedenti, focalizzandosi sullo stakeholder capitalism per cui un’azienda deve creare valore ed essere apprezzata dall’intero spettro dei suoi stakeholder al fine di generare valore a lungo termine per i propri azionisti – secondo un fine, una strategia coerente e una corporate governance allineata – che non può esimersi dall’includere la transizione climatica come elemento centrale.

La crescente attenzione degli investitori per i temi ambientali e i rischi derivanti dei cambiamenti climatici – unitamente ai capitali finanziari necessari per i progetti di transizione – ha favorito una rapida crescita della finanza “verde” per cui attività con punteggi di sostenibilità più elevati sono più resilienti agli eventi ad alto impatto nel lungo periodo e possono garantire le migliori combinazioni di rischio e rendimento, con benefici per gli investitori e per la società nel suo complesso.

Uscita:
ISBN:9788866273462
Pagine:388
Formato:17x24
Stato:esaurito
Versione digitale disponibile presso:
Obiettivi di Sviluppo Sostenibile:
Stefano Belletti

Independent senior advisor, si è laureato in Ingegneria gestionale al Politecnico di Milano, ha conseguito un master in Strategy & Innovation presso la SAID Business School della Oxford University e si è perfezionato alla Board Academy della LUISS Business School.

Ha maturato un’esperienza ventennale nelle più importanti società di consulenza e presso grandi...

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