Ecomafia 2016

Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia

Il numero dell’ecomafia quest’anno è 27.745. Si tratta dei reati ambientali accertati nel 2015, più di 76 al giorno, più di 3 ogni ora. C’è stata una leggera flessione rispetto all’anno prima, più che compensata dall’aumento degli arresti, 188, a testimoniare la qualità delle indagini e la nuova forza degli strumenti a disposizione degli inquirenti, anche grazie all’inserimento degli ecoreati nel Codice penale avvenuto con la legge 68 del 2015. Diminuiscono di poco le infrazioni nel ciclo dei rifiuti e del cemento, ma crescono i reati contro gli animali, le truffe agroalimentari e soprattutto gli incendi, che hanno mandato in fumo più di 37.000 ettari. I ladri di biodiversità si confermano come una delle peggiori minacce, e chi prova a ostacolarli rischia la vita: come è successo al Presidente del Parco dei Nebrodi, che per aver sottratto le terre demaniali alle famiglie mafiose è finito sotto il piombo di un commando mafioso. La corruzione è sempre di più una emergenza nazionale, capace di trasformare la pubblica amministrazione in un bancomat per bande e cricche di ogni tipo, mentre il territorio rimane la vittima sacrificale per eccellenza. A rischio anche i beni culturali, continuamente sotto la minaccia di spietati network internazionali. Anche in questa edizione del Rapporto Ecomafia non mancano le proposte concrete per migliorare l’azione preventiva e repressiva, non solo dal punto di vista normativo. Un capitolo è infatti dedicato all’Economia civile, la migliore risposta possibile per contrastare l’ecomafia.

Uscita:
ISBN:9788866271925
Pagine:192
Formato:15x23
Stato:pubblicato

Prezzo: 22 €

Prezzo: 20.9 €

Osservatorio nazionale ambiente e legalità

Insieme ai Centri di azione giuridica e agli Osservatori regionali e provinciali, costituisce la rete per la legalità di Legambiente contro la criminalità ambientale. La rete aderisce a Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.

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